Teatro d'amare Tropea 2022

Mi ricogghiu

Ludovica Franzé / Sebastiano Sicurezza

01

Settembre
“La casa era il «centro» di quel «centro del mondo» che era il paese. Era il centro del centro. La casa, luogo di fondazione mitica, proiezione dell’io, centro di unità produttiva e lavorativa, luogo della famiglia, del ritorno dei morti, luogo della nostalgia e della memoria, parte del mondo da cui incomincia il viaggio, dove quasi sempre finisce il viaggio. La casa è il luogo di partenza, il punto a cui si torna, il rifugio”. Vito Teti

MI RICOGGHIU vuol dire ritirarsi a casa, appartarsi per stare con se stesso e con i propri familiari. Per noi "mi ricogghiu" è un percorso itinerante ed erratico rivolto a viandanti e autoctoni nel tentativo di "raccogliersi" e "raccogliere" il senso di cosa e come si fa casa. Il laboratorio si articola in modalità e pratiche di attraversamento del paesaggio urbano. Per tre giorni osserveremo e lavoreremo sul paesaggio urbano di Tropea alternando pratiche di attraversamento e soste, dibattiti, ricerca e rielaborazione dei materiali raccolti sulla base del tema proposto. Che cos’è una casa? Dove inizia e dove finisce la casa? La casa è un luogo da cui partire o un luogo in cui tornare? Un obiettivo sarà la riscrittura dei luoghi e l'attivazione affettiva di quest'ultimi come contenitori di storie personali e/o collettive; (eventi, accadimenti, miti, leggende) o semplicemente come luoghi che, in maniera misteriosa, sono impronta di altri luoghi e ci inducono a ricordare qualcosa (sogni, desideri, storie minori, scarti e residui della memoria) Si tratta di intercettare nell'articolazione e nella morfologia della città un legame intimo che metta in comunicazione il dentro e il fuori, la sosta e la fuga, la casa e il territorio. Il laboratorio intende creare una cartografia affettiva del paesaggio, una mappatura occulta affidata al potere evocativo della parola, del gesto e dell'immagine, una drammaturgia plurale e anti-autoriale. Il tentativo è quello di provare a ri-significare il territorio seguendo le tracce delle storie che esso contiene, dei corpi che lo hanno abitato e che continuano a farlo. Tenere traccia di queste storie minori significa restituire al luogo altri sensi, inediti e imprevisti nel tentativo di estendere il concetto di casa e aprirlo alla possibilità di essere ricreato e di ricrearsi ad ogni nuova storia raccontata
laboratorio a cura di Ludovica Franzè e Sebastiano Sicurezza
1 settembre h.14:00/18:00 2 settembre h.14:00/18:00 3 settembre h.10:00/17:00 PREZZO €35 per info: 3481149953 | 3403829030  

Gli altri spettacoli:

31

August

Sedentario

31 agosto - Giardino del Museo Diocesano - h21:00

01

September

RedReading – Un giorno bianco

1 settembre - Giardino del Museo Diocesano - h20:00

01

September

La buona educazione

1 e 2 settembre - Giardino del Museo Diocesano - h22:00

02

September

Mio padre non è ancora nato

2 settembre - Giardino del Museo Diocesano - h20:00

03

September

Dammi un attimo

3 settembre - Giardino del Museo Diocesano - h20:00