“La casa era il «centro» di quel «centro del mondo» che era il paese. Era il centro del centro. La casa,
luogo di fondazione mitica, proiezione dell’io, centro di unità produttiva e lavorativa, luogo della famiglia,
del ritorno dei morti, luogo della nostalgia e della memoria, parte del mondo da cui incomincia il viaggio,
dove quasi sempre finisce il viaggio. La casa è il luogo di partenza, il punto a cui si torna, il rifugio”.
Vito Teti
MI RICOGGHIU vuol dire ritirarsi a casa, appartarsi per stare con se stesso e con i propri familiari. Per noi
"mi ricogghiu" è un percorso itinerante ed erratico rivolto a viandanti e autoctoni nel tentativo di
"raccogliersi" e "raccogliere" il senso di cosa e come si fa casa. Il laboratorio si articola in modalità e
pratiche di attraversamento del paesaggio urbano. Per tre giorni osserveremo e lavoreremo sul paesaggio
urbano di Tropea alternando pratiche di attraversamento e soste, dibattiti, ricerca e rielaborazione dei
materiali raccolti sulla base del tema proposto.
Che cos’è una casa? Dove inizia e dove finisce la casa? La casa è un luogo da cui partire o un luogo in cui
tornare? Un obiettivo sarà la riscrittura dei luoghi e l'attivazione affettiva di quest'ultimi come
contenitori di storie personali e/o collettive; (eventi, accadimenti, miti, leggende) o semplicemente come
luoghi che, in maniera misteriosa, sono impronta di altri luoghi e ci inducono a ricordare qualcosa (sogni,
desideri, storie minori, scarti e residui della memoria) Si tratta di intercettare nell'articolazione e nella
morfologia della città un legame intimo che metta in comunicazione il dentro e il fuori, la sosta e la fuga,
la casa e il territorio. Il laboratorio intende creare una cartografia affettiva del paesaggio, una
mappatura occulta affidata al potere evocativo della parola, del gesto e dell'immagine, una drammaturgia
plurale e anti-autoriale. Il tentativo è quello di provare a ri-significare il territorio seguendo le tracce
delle storie che esso contiene, dei corpi che lo hanno abitato e che continuano a farlo. Tenere traccia di
queste storie minori significa restituire al luogo altri sensi, inediti e imprevisti nel tentativo di estendere
il concetto di casa e aprirlo alla possibilità di essere ricreato e di ricrearsi ad ogni nuova storia
raccontata
laboratorio a cura di Ludovica Franzè e Sebastiano Sicurezza
1 settembre h.14:00/18:00
2 settembre h.14:00/18:00
3 settembre h.10:00/17:00
PREZZO €35
per info: 3481149953 | 3403829030